Nuovo algoritmo di Facebook contro i contenuti “non autentici”

Che si tratti di operazioni di clickbait o di notizie discutibili, Facebook è deciso a limitare la visibilità di contenuti “non autentici”. Non è una novità, ci prova da anni con risultati non proprio brillanti. Tuttavia, come dichiarato nell’ultimo post dedicato ai cambiamenti dell’algoritmo, sono in arrivo nuovi strumenti in grado di fare la differenza, che integrano segnali aggiuntivi per il rilevamento di spam e contenuti fuorvianti.


AUTENTICITÀ

Saranno categorizzate le Pagine che chiedono like, commenti e condivisioni, o richieste del tipo “condividi se sei d’accordo”, cuore per X, like per Y. L’obiettivo dichiarato è fare in modo che l’utente interagisca con un post perché lo trova di proprio interesse. Non è chiaro, tuttavia, quante volte si debba incorrere in una call-to-action considerata inappropriata per finire in queste categorie, né se contino ai fini della valutazione anche post pubblicati su Facebook molto lontani nel tempo.


RILEVANZA

Un altro segnale per identificare Pagine che comunicano in maniera scorretta, è il numero di volte che gli utenti decidono di nascondere un post, o le azioni del tipo “Non seguire più”.


HOT TOPIC
Sarà data più rilevanza ai contenuti “caldi”, per i quali si registra un picco di interesse nelle conversazioni degli utenti. Massima attenzione quindi alle attività di real time marketing e newsjacking, per sfruttare il buzz e moltiplicare la visibilità del proprio marchio.

Facebook punta sui video più lunghi

Nel flusso di post e notizie che scorrono su Facebook, vedremo video sempre più lunghi. Il social network ha infatti annunciato un aggiornamento nell’algoritmo con cui dà visibilità ai filmati nel News Feed, che premierà in particolare la percentuale guardata. L’intento è quello di favorire i filmati più lunghi, che siano in grado di interessare realmente gli utenti.

Dunque guardare una certa percentuale di un video più lungo, varrà di più che guardare la stessa percentuale di un video corto, ai fini della reach e quindi della visibilità.

I video ospitati sul social network vengono visti per un totale di 100 milioni di ore al giorno. È possibile che il fine ultimo sia quello di monetizzare questo capitale: come anticipato qualche giorno fa da Recode, Facebook avrebbe infatti intenzione di mostrare pubblicità all’interno dei video, ma solo per le clip che durano almeno 90 secondi.