Spotify: in arrivo le inserzioni nei podcast di Spotify

Una vera e propria rivoluzione nell’advertising di Spotify, che prevede l’introduzione di annunci profilati sulla base dei podcast ascoltati dagli utenti.

Il focus di Spotify sui podcast sembra essere ormai una certezza. A dimostrarlo è la volontà di introdurre dei nuovi annunci, indirizzati agli utenti che ascoltano i podcast sulla piattaforma di streaming musicale. Chiaramente, ad essere interessati dalla “rivoluzione” saranno unicamente gli utilizzatori della versione free dell’app.

Prima di questa introduzione, gli inserzionisti potevano profilare le proprie campagne pubblicitarie sulla base di sesso, età, genere e playlist ascoltate. I nuovi parametri permetteranno, quindi, un ritorno maggiore per le aziende che decideranno di investire nei podcast di Spotify. E così anche gli utenti, i quali beneficeranno di inserzioni molto più mirate ed in linea con le loro preferenze ed i loro gusti.

Questo permetterà agli inserzionisti di raggiungere fruitori abituali di podcast che rientrano nelle categorie quali comedy / lifestyle & health / business & technology.

La volontà da parte della società svedese di concentrarsi sul podcasting è ormai nell’aria da diverso tempo. Sin dalla sua introduzione, la piattaforma di streaming aveva annunciato una collaborazione con Michelle e Barack Obama, per un format creato appositamente per Spotify. In aggiunta, sembrerebbe che l’azienda stia sperimentando nuovi formati audio specifici per per l’advertising. La partnership con Unilever ha avuto come scopo quello di testare gli annunci pubblicitari abilitati dalla voce. A conferma di tutto ciò, le parole di un portavoce dell’azienda su The Verge:

“Aspiriamo a sviluppare una soluzione pubblicitaria più solida per i podcast che ci consentirà di stratificare il tipo di targeting, misurazione e capacità di reporting che abbiamo per gli annunci che corrono insieme ad altre esperienze di contenuti come musica e video”

Al momento sono 10 i mercati in cui è presente la pubblicità nei podcast: Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Brasile, Messico e Australia.

 

Fonte:

Spotify now lets advertisers target podcast listeners di Andrew Blustein

 

Arriva Facebook Study, l’app che pagherà gli utenti per tracciare i propri comportamenti mobile

Arriva ufficialmente Facebook Study, l’applicazione con la quale Facebook pagherà i suoi utenti per monitorare le loro azioni sui dispositivi mobile.

Come funziona

Study monitorerà quali app sono installate sul telefono di un utente, il tempo trascorso utilizzando tali app, la nazione di appartenenza e altri dati aggiuntivi. Facebook afferma, però, che non registrerà alcun contenuto specifico, inclusi i messaggi, le password e i siti web visitati. Inoltre, si aprirà con una serie di schermate che descrivono il tipo di dati che l’app raccoglie e come verranno utilizzati.

Facebook Study

Facebook manderà dei messaggi per invitare gli utenti selezionati come parte dello studio a scaricare l’app dal Google Play Store. Durante la registrazione, gli utenti vedranno una descrizione di come funziona l’app e quali informazioni condivideranno con Facebook, in modo che possano confermare o meno la volontà di adesione.  Tutto questo sarà accessibile prima che i partecipanti forniscano informazioni personali sulla ricerca di mercato all’app: parole chiavi di questa iniziativa sono infatti trasparenzasicurezza gestione responsabile delle informazioni. Chiunque usi l’app verrà ricompensato per aver contribuito alla ricerca, ma solo le persone di età pari o superiore a 18 anni potranno partecipare allo studio e tutti i partecipanti saranno in grado di rinunciare in qualsiasi momento.

Facebook Study

Che informazioni raccoglie

Attraverso Study, Facebook raccoglierà ed analizzerà informazioni tra cui:

  • Le app installate sul telefono di un partecipante
  • La quantità di tempo trascorso utilizzando tali app
  • Paese del partecipante, dispositivo e tipo di rete
  • Nomi delle attività e delle funzioni delle app utilizzate dai partecipanti

Facebook Study non raccoglierà invece ID utente, password o qualsiasi contenuto privato del partecipante, come foto, video o messaggi. Inoltre, non potrà vendere le informazioni dall’app a terze parti o riutilizzarle per il targeting di annunci.

Dove, quando e in che modalità sarà disponibile il servizio

Il lancio di Study, che avverrà inizialmente negli Stati Uniti e in India,  subirà continui miglioramenti ed espansioni in altri paesi nel tempo. L’app sarà disponibile solo su Android e l’età degli utenti verrà verificata facendo riferimento all’età indicata sul proprio account Facebook. Per poter essere pagati, i partecipanti dovranno anche disporre di un account PayPal, ma non è ancora noto quanto Facebook pagherà le persone per usare l’app; ciononostante il colosso di Zuckerberg assicura che “tutti i partecipanti alla ricerca saranno ricompensati”.

 

Fonti:

The Verge: https://www.theverge.com/2019/6/11/18661595/facebook-study-app-monitor-phone-usage-pay

Facebook Newsroom: https://newsroom.fb.com/news/2019/06/study-from-facebook/

Tech Crunch: https://techcrunch.com/2019/01/29/facebook-project-atlas/

 

TikTok sfida Spotify ed Apple Music nel mercato dello streaming musicale

Stando ad alcune voci di corridoio, un nuovo player potrebbe inserirsi nel panorama delle app di streaming musicale. E si tratterebbe proprio della stessa azienda dietro TikTok.

Sembrerebbe che ByteDance si sia accordata negli ultimi tempi con diverse etichette discografiche, discutendo del lancio di questa nuova app al termine del trimestre. La nuova app di streaming musicale potrebbe vantare inoltre due versioni, ovvero free (tramite supporto pubblicitario) e premium.

ByteDance, secondo Bloomberg, avrebbe intenzione di rivolgersi ai mercati emergenti, ma attualmente non ci sono state conferme da parte dell’azienda. L’india sarebbe il mercato di riferimento, in quanto l’azienda ha già avuto modo di discutere con etichette quali T-Series e Times Music per la concessione dei diritti per lo streaming. Questo, assieme alla presenza stimata di circa 300 mila utenti attivi in India sulle proprie app, andrebbe ancor più a confermare questa ipotesi.

L’intenzione di ByteDance sarebbe quella di trasformare gli utenti di TikTok in clienti paganti per la nuova app, o quantomeno è quello che affermano le fonti anonime. Anche in questo caso, però, non ci sono state conferme ufficiali da parte dell’azienda.

TikTok e Douyin (il suo equivalente cinese) sono state scaricate complessivamente più di 500 milioni di volte. Questo le ha trasformate, in pochissimo tempo, in due tra le app più influenti nel panorama musicale contemporaneo.

Andando un po’ più nello specifico, l’app non sarà un clone di Spotify o di Apple music, ma avrà un’identità tutta sua includendo una libreria di canzoni on-demand, esattamente come per i video. Se TikTok è stata in grado di affermarsi al di fuori della Cina grazie ad uso mirato degli ads, con la nuova app le cose potrebbero cambiare. ByteDance vorrebbe infatti ridurre la quantità di ads per concentrarsi sugli abbonamenti degli utenti, ritenuti particolarmente efficaci nei mercati emergenti.

L’arrivo di questa nuova app potrebbe avere anche ripercussioni anche nel mercato cinese.

Il lancio di questa nuova app potrebbe influenzare la competizione tra ByteDance e Tencent (famosa azienda cinese dietro WeChat). Entrambe stanno cercando di far diventare le loro app di punta, le preferite dai giovani cinesi. Se questo fosse vero, non sarebbe da escludere una eventuale risposta da parte di Tencent nel breve periodo.

Un’ulteriore sfida potrebbe arrivare dalle più famose etichette discografiche, ovvero Universal, Warner e Sony. Anche se queste rappresentano una minima parte degli ascolti nei mercati emergenti, risulterebbero fondamentali per espandersi negli altri mercati. Il problema nascerebbe dal fatto che tutte e tre queste etichette stanno provando a limitare la diffusione di musica gratuita su internet.

Europa, America Latina e Nord America sarebbero quindi l’obiettivo, qualora le etichette decidessero di concedere i diritti a ByteDance.

 

Fonte

TikTok Owner to Challenge Spotify and Apple With Music Service di Lucas Shaw

Facebook aggiorna il suo algoritmo: sono ancora i video a “regnare”?

 

Da sempre il video è considerato il “re” dei contenuti multimediali, ma con l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Facebook, sono emersi nuovi fattori che impattano sul posizionamento dei video sulla piattaforma. Tali fattori sono la “fidelizzazione“, la “durata del video e delle visualizzazioni” e l'”originalità“. Questi tre elementi sono particolarmente rilevanti, in quanto Facebook darà un maggior peso a:

  • video più ricercati dal pubblico e più visti di settimana in settimana (tipico esempio è “Harley Davidson“, che condivide regolarmente video come parte del loro pilastro di contenuti “Storie in libertà”)
  • durata delle visualizzazioni e dei video stessi, ai quali Facebook darà maggiore visibilità se risultano coinvolgenti, ovvero se catturano l’attenzione per almeno un minuto (vedasi il caso Lululemon UK)
  • originalità dei contenuti, i quali fanno sì che Facebook non limiti la monetizzazione in caso di digital advertising (vedasi il caso Unilad).

Cosa cambia nelle strategie di Social Media Marketing?

Affinché i propri contenuti generino visualizzazioni ed engagement (coinvolgimento), è necessario considerare alcuni elementi:

  • Opportunità di collaborazione ovvero sponsorizzazioni con creator professionisti. In questo contesto, sono gli Influencer ad attirare la maggior parte delle visualizzazioni su Facebook, con il 56% delle visualizzazioni totali.

 

Video Facebook

 

  • Less is more, in quanto è bene assicurarsi che i propri contenuti offrano valore ai fan (vale a dire “investire in qualità, non in quantità“). Un esempio è Fender, che sfrutta il video di Facebook al massimo delle sue potenzialità tramite sessioni di video “dal vivo”. Si pone cioè l’utente finale al centro dell’esperienza.
  • Posizionamento degli annunci: data la crescente concorrenza tra Apple TV +, Disney + e YouTube, è auspicabile pensare che Facebook offrirà agli inserzionisti costi sempre più competitivi, riducendo i prezzi dei posizionamenti video. L’ideale sarebbe quindi individuare un pubblico di nicchia e anticipare i concorrenti nel colpirlo. È un approccio più mirato, che tiene conto di un budget di prova separato, e si concentra esclusivamente sui posizionamenti video. 

In sintesi, non bisogna pubblicare per il gusto di farlo, bensì tenendo conto di una solida strategia di contenuti a tutto tondo, che racconti una grande storia. È importante cercare opportunità di sponsorizzazione per allineare il proprio brand con creatori di contenuti video professionali. Infine, se il budget costituisce un fattore limitante, può risultare vantaggioso sfruttare in maniera intelligente i posizionamenti degli annunci.

 

Fonti:

The Drum: “Is video still king, given the latest Facebook algorithm change?” (https://www.thedrum.com/opinion/2019/05/13/video-still-king-given-the-latest-facebook-algorithm-change?utm_campaign=Newsletter_Daily_EuropeWeekend&utm_source=pardot&utm_medium=email)

Facebook for media: “Best practice e aggiornamenti su video e monetizzazione” (https://www.facebook.com/facebookmedia/blog/best-practices-and-updates-on-video-and-monetization)

Online Video.net: “Video Influencers Get 84% of YouTube Views, 56% of Facebook Views” (http://www.onlinevideo.net/2018/06/video-influencers-youtube-views-facebook/)

 

Instagram introduce il formato orizzontale per IGTV

IGTV

Instagram sta ancora cercando la ricetta giusta per IGTV, il servizio che permette agli utenti di guardare video più lunghi di 60 secondi lanciato quasi un anno fa.

Nel tentativo di incrementare l’utilizzo di IGTV, Instagram ha cambiato il design originale che supportava solamente i formati vertical. Infatti, il social network ha introdotto un design più user friendly che supporta un formato orizzontale dei video in modalità landscape.

La scelta di Instagram ha senso pure da un punto di vista strategico, andandosi a posizionare come competitor di YouTube. Tuttavia, tale formato ancora non prevede monetizzazione, almeno per ora. Infatti, diversi rumor annunciano che Instagram è al lavoro per implementare l’advertising anche per questo formato per permettere ai creator di IGTV video di monetizzare con tali contenuti. A supporto di questi rumor c’è stata l’introduzione, lo scorso febbraio, della possibilità per i creator di inserire nel proprio feed dei post con preview dei loro IGTV video.

I video in formato orizzontale caricati su IGTV saranno mostrati di default in formato vertical. Per passare alla modalità landscape l’utente dovrà selezionare tale modalità e ruotare il proprio smartphone per guardare il video in full screen.

Il supporto di video orizzontali per IGTV è stato richiesto da molti utenti e creator. Infatti, questa nuova feature permetterà agli utenti di creare contenuti nel formato che si adatta meglio alle loro esigenze. Alcune tipologie di contenuti, infatti, non potrebbero performare al massimo in formato vertical. I video in formato vertical funzionano al meglio per i creator che intendono utilizzare un approccio più “vicino e personale”, mentre quelli in formato orizzontale performano meglio quando ci sono più persone nello stesso video e per i così detti high-motion content, come la danza e gli sport.

 

 

Fonte: “Instagram’s IGTV Adds Support for Horizontal Videos – but Still No Monetization” di Todd Spangler.

I testi delle canzoni debuttano nelle Instagram Stories

Nel momento in cui andremo ad aggiungere una canzone dalla libreria Instagram, avremo la possibilità di aggiungere i testi in pop-up.

Poche ore fa, Instagram ha annunciato una nuova feature che renderà felici molti utenti. Nelle stories, infatti, sarà possibile aggiungere i testi delle canzoni da mostrare in display in relazione alla canzone selezionata. Come intuibile, questa funzione sarà rilasciata nei paesi in cui era già disponibile la libreria musicale, introdotta lo scorso anno.

I nostri followers, nel momento in cui andranno a riprodurre la canzone nella story, vedranno il testo di quest’ultima comparire a schermo. Questo tool, potrebbe aprire le porte del social a diverse possibilità di interazioni con gli utenti, come ad esempio la possibilità di cantare in karaoke.

Il testo potrà riferirsi anche ad un pezzo specifico della canzone in riproduzione, che potremo selezionare al momento dell’editing. Sarà possibile, inoltre, modificare font e dimensione del testo in pop-up.

Questa nuova feature si va ad aggiungere ad una serie di novità introdotte in merito alla libreria musicale dell’app nel corso dell’anno. Basti pensare a SoundCloud, Spotify e Shazam, divenute fondamentali per la ricerca delle canzoni su Instagram.

Fonte:

Instagram make it easy to add song lyrics to your Stories di AJ Dellinger

Instagram: in arrivo i “Branded Content Ads”

Influencer

La scorsa settimana Instagram ha implementato una nuova funzione che permette agli inserzionisti di promuovere i contenuti organici brandizzati degli influencer per raggiungere un pubblico più ampio. Grazie al nuovo tool, gli influencer avranno una nuova opzione grazie alla quale permetteranno ai propri business partner di promuovere i propri post.

I brand avranno accesso ad un pool di utenti maggiore, inclusi coloro che non seguono né l’influencer, né il brand. Prima di questa nuova feature, i brand, potevano raggiungere esclusivamente i follower dell’influencer il cui post veniva sponsorizzato. Adesso, invece, sarà possibile targetizzare un numero maggiore di utenti, andando a beneficiare e dare maggior visibilità sia all’influencer che al brand in questione, sfruttando così nuove sinergie.

Questa funzione, chiamata “Branded Content Ads” ed attualmente ancora in fase di beta testing, era una delle feature più richiesta dalle aziende. Dal blog del gigante social, si annuncia che la feature sarà disponibile a tutti i marketer dal 17 Giugno.

Una nota importante è che Instagram vuole tutelare la trasparenza specificando nel post che il contenuto è soggetto ad una partnership a pagamento con un determinato brand. Questo anche per evitare di incappare in multe o sanzioni dalla Federal Trade Commission.

Instagram, non ha solamente pensato ad incrementare le vendite degli spazi di inserzioni. Infatti la piattaforma sta implementando diverse feature per incoraggiare gli utenti ad acquistare prodotti direttamente da Instagram, volte ad incrementare i ricavi derivanti dall’attività e-commerce. Una di queste feature, in fase di beta testing, permetterà agli utenti di acquistare e pagare i prodotti desiderati senza lasciare l’applicazione.

 

Fonti: “Instagram now lets brands boost organic posts as ads” di Robert Williams

Spotify sta sviluppando una nuova tipologia di Stories

Spotify ha in programma l’introduzione delle stories, implementando questa nuova funzionalità unicamente per gli artisti.

Molto simile al già presente Behind the Lyrics ma allo stesso tempo davvero differente. Le nuove stories – attualmente in fase di sviluppo – sarebbero la risposta ad alcune problematiche sollevate da alcuni artisti (come ad esempio Hayley Williams). Questi problemi riguardano principalmente la gestione dei pop-up di Behind the Lyrics da parte di Genius, di cui Spotify è partner. Molti, infatti, non sono aggiornati o riportano delle interpretazioni non corrette in merito alle canzoni in riproduzione.

Le Storyline (così si chiameranno le nuove stories di Spotify) avranno lo scopo di creare un ponte tra gli utenti e gli artisti, dando a questi ultimi la possibilità di condividere ispirazioni, il processo creativo e la spiegazione ai testi delle canzoni. Stando però a quanto riportato da Android Police, attualmente la funzionalità sarebbe in sviluppo sia per iOS che per Android, mentre non si hanno notizie sulla versione desktop. Inoltre, pare che Spotify non abbia ancora reso noto il pubblico che avrà la possibilità di provarla, nè per quanto tempo.

Queste Storyline avranno lo stesso funzionamento di quelle su Instagram.

Gli utenti potranno visualizzarle a schermo interno, scorrere o mettere in pausa la visualizzazione. Stando sempre ad Android Police, gli artisti che hanno sperimentato per primi le Storyline sarebbero i Jonas Brothers (“Sucker”) e Billie Eilish (“Bad Guy”).

Successivamente, si sarebbero aggiunti anche MAX’s, 2 Chains, The Beaches ed altri. Ancora non sappiamo, però, quando la funzionalità sarà finalmente resa disponibile in tutto il resto del mondo.

Fonte:

Spotify is testing its own version of Stories called ‘Storyline’ di Sarah Perez

 

Le ultime novità di Instagram su IGTV, Stories, Vetrina e Direct

Molte sono le novità che sono state introdotte e che saranno implementate all’interno del colosso di Mark Zuckerberg. Già in questi giorni, Instagram ha modificato il design di Esplorazione dei contenuti aggiungendo dei tag al di sotto della barra di ricerca: in particolare si tratta di IGTV, Vetrina e Categorie di contenuti. L’obiettivo di questo cambiamento è principalmente quello di migliorare l’esperienza degli utenti che possono ora selezionare le Stories da vedere in base ai loro interessi proprio grazie alla categorizzazione introdotta (Cibo, Musica, Viaggi, Natura, Sport, TV e Film e tante altre). Il tag IGTV rimanderà agli ultimi contenuti aggiunti che potranno essere consultati in un feed personalizzato in base ai creatori seguiti e a quelli consigliati. Lo stesso discorso vale per il tag Vetrina che secondo una serie di categorie propone agli utenti tipi di prodotti personalizzati. Inoltre le due etichette IGTV e Vetrina sono le prime a comparire sotto la barra di ricerca in modo tale da facilitare la ricerca di prodotti e video preferiti.

Le novità per IGTV non finiscono qui: la TV di Instagram ha adottato un unico feed centrale che propone contenuti definiti definiti dall’algoritmo e in modo tale che questi possano essere riprodotti uno alla volta scorrendo verticalmente. Un design ripreso da TikTok, che usa il feed e non le categorie, e da Snapchat, che ha da tempo eletto la verticalità per la visione dei contenuti.

Le cose cambiano anche per l’app Direct. Lanciato nel 2017 in alcuni mercati specifici (tra cui anche l’Italia), il servizio dell’app di messaggistica istantanea, nata come un esperimento per rivaleggiare Snapchat, sarà integrato all’interno di Instagram stesso senza rendere noto il motivo per cui non si è deciso di proseguire con il lancio ufficiale dell’app. Questo cambiamento è stato annunciato tramite un messaggio che compariva ad alcuni utenti nel momento in cui accedevano al servizio.

Alcune voci annunciano invece il lancio di un’app dedicata completamente allo shopping (Instagram Shopping): qui le aziende possono avere un proprio profilo business e taggare cinque prodotti nei post a singola immagine o massimo venti prodotti all’interno dei post multi-immagine; invece dal lato utente è possibile notare una piccola icona-borsa nei post in cui sono stati incorporati dei link che portano ai prodotti in vendita.

Come si può ben capire, Instagram è in continua evoluzione tramite la proposta di contenuti personalizzati in base alle persone seguite e agli interessi. In questo modo l’obiettivo del gigante di Zuckerberg è quello di creare una piattaforma in cui l’esperienza sia diversificata e completamente in linea con quello che ogni utente vuole cercare.

 

Fonti

Making Explore an Even Better Home for Your Interests 

Instagram is bringing Stories to the Explore tab for the first time and kills off its unpopular standalone Direct messaging app di Annie Palmer

Instagram’s IGTV copies TikTok’s AI, Snapchat’s design di Josh Constine

Instagram Re-Vamps IGTV to Better Align with Rising Consumption Trends di Andrew Hutchinson

HIT MANIA TRAILER – I TRAILER PIÙ POPOLARI DI MAGGIO 2019

Ritorna la rubrica #HitManiaTrailer con la classifica dei trailer più popolari sui social nel mese di Maggio e a conquistare il primo posto è proprio un titolo da paura. IT CAPITOLO DUE (distribuito da Warner Bros. Pictures Italia) domina il podio con il teaser trailer lanciato ad inizio del mese: Engagement Score di 170.9K e 2.2M di visualizzazioni video totali sono i risultati che ha ottenuto il secondo capitolo dell’horror tratto dall’omonimo libro di Stephen King.

Al secondo posto, nonostante le visualizzazioni video totali maggiori (che ammontano a 2.8M), Spider-Man: Far From Home ottiene un Engagement Score di 113.8K con il secondo trailer ufficiale lanciato nei primi giorni di Maggio.

Per l’universo Disney, tre sono i titoli che compaiono all’interno della top ten di questo mese: sul podio al terzo posto, Maleficent – Signora del Male con il suo trailer ufficiale raggiunge un Engagement Score di 107.8K e 1.5M visualizzazioni video totali; mentre al nono posto, pur essendo stato lanciato il mese scorso, resiste il trailer ufficiale del live-action de Il Re Leone con 435K di visualizzazioni video e un Engagement Score di 36.5K; terzo, ma non meno importante, al decimo posto si posiziona il teaser trailer di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker che ottiene 1.1M visualizzazioni video e 28.4K di Engagement Score.

Sul fronte del genere family-animation, all’interno della classifica possiamo trovare anche il trailer ufficiale de Il piccolo Yeti della Universal Pictures che, all’ottava posizione, raggiunge un Engagement Score di 37.4K e 852.1K visualizzazioni video.

Alle posizioni centrali troviamo dal quarto al settimo posto rispettivamente: il teaser trailer di Terminator – Destino Oscuro (20th Century Fox) con E.S. di 100.2K e 249.1K visualizzazioni video, il trailer ufficiale di Arrivederci Professore (Notorious Pictures) con E.S. di 77.3K e 1.5M visualizzazioni video, il trailer ufficiale di Downton Abbey (Universal Pictures) con 380.6K visualizzazioni video e 5.5K di E.S e il nuovo trailer ufficiale di C’era una volta…a Hollywood (Sony Pictures) con un E.S. di 45.1K e 545.8K visualizzazioni video.

Non dimenticate di tornare su Hit Mania Trailer per scoprire le evoluzioni della classifica nel mese di Giugno o scriveteci a hitmaniatrailer@bradek.it se desiderate che i vostri trailer appaiano in classifica.